LA MAZURKA DI TOTÒ

Antonio De Curtis - Cesare Bixio - 1949

Quando sei solo e giovane
quanti sogni in fondo al cuore,
ti senti triste e povero
se la vita è senza amore.

Prendi la fisarmonica,
fai dischiudere un balcone
e a una bella signorina
canta una canzone su per giù così:

"Mia bella signorina
che ascolti lassù,
socchiudi gli occhi e sogna
socchiudi gli occhi e sogna.

Un giovanotto e un cuor,
che ti piace di più
e ad altro non pensare
finchè c'è la gioventù".

Sogna di una tua casetta
e un bel chiaro di luna,
sogna un bel pupo biondo
o una bambola bruna.

Mia bella signorina
che ascolti lassù,
socchiudi gli occhi e sogna
finchè c'è la gioventù.



SPARTITO ORIGINALE


Seppur nella sua brevità, rappresenta forse una delle canzoni più allegre, gioiose e sognanti del suo intero repertorio, una sorta di inno all'amore e alla gioventù. Per queste sue caratteristiche, la canzone è a prima vista in netto contrasto con il film in cui viene inserita, Totò le Mokò, che dovrebbe essere una parodia del drammatico Il bandito della Casbah di Jean Gabin. Totò canta la canzone impersonando un artista di strada che suona da solo tutti gli strumenti, quasi come un antesignano del fenomeno dell'one man band che sarebbe diventato di costume negli anni seguenti.