La bella mugnaia ha paura di ingrassare

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Sophia Loren sta girando accanto a De Sica il suo primo film in Cinemascope, diretto da Camerini. L’attrice è preoccupata per la propria linea e segue una dieta rigidissima: ha abbandonato il regime dei maccheroni alla napoletana e mangia soltanto il minimo necessario.

Firenze, maggio.

Anche i film a volte nascono dall’imprevisto. La bella mugnaia, che Mario Camerini sta «girando» in un mulino nei dintorni di Firenze, è nato dal c gran rifiuto» fatto da Gina Lollobrigida di interpretare la terza puntata di Pane, amore e... Ci sono altre circostanze, naturalmente; ma la molla è stata questa. Quando la Lollobrigida disse che non se la sentiva di ripetere ancora una volta il personaggio della «bersagliera», il produttore Goffredo Lombardo si rivolse a Sophia Loren. Vuol dire che la «bersagliera» sarebbe diventata pizzaiola». Come si ricorderà, la Loren mise alcune condizioni; la condizione più importante fu posta tuttavia dal produttore Carlo Ponti. Disse press’a poco Ponti a Lombardo: «Io ho sotto contratto la Loren, tu hai sotto contratto De Sica. Cedimi De Sica per un film e io ti cederò la Loren...». Così è stato che, prima di tornare pizzaiola» per la terza puntata di Pane, amore e..., Sophia Loren è diventata «bella mugnaia» a colori e in Cinemascope.

Chi è questa «bella mugnaia»? Nel racconto Il cappello a tre punte dello spagnolo Pedro de Alargón si narrano le avventure picaresche del vecchio podestà d una cittadina dell'Andalusia innamorato della bella Frasquita, moglie del mugnai' Luca. Luca, fatto arrestar dal podestà per avere man libera al mulino, riesce a fuggire, indossa i vestiti del podestà e. per vendicarsi, corra insidiargli la moglie. In realtà, non succede nulla n al mulino né alla Podesteria. Frasquita è solo una ragazza avventata, gaia e civetta che ama suo marito, e questi un brav’uomo che scoppia in lacrime nella camera da letto della Podestessa. Sicché, la nutrita serie di maliziosi equivoci si conclude con una salutare lezione per tutti. La bella mugnaia si rifà a questo racconto. Frasquita è diventata Carmela e l'azione, invece che in Andalusia ai primi dell’Ottocento, è ambientata in un piccolo centro del Napoletano nel 1680, durante la dominazione spagnola.

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Sophia Loren e Vittorio De Sica nel film « La bella mugnaia», tratto dal racconto « Il cappello a tre punte », e diretto da Camerini

Dal Cappello a tre punte Camerini trasse già, vent’anni fa, un film d'ambientazione napoletana, il suo miglior film secondo molti. Pieno di gusto, arioso e vivace, esso fu tanto più sorprendente in quanto brillò come un'eccezione nell’opera di questo regista legato - sembrava - ai toni sommessi e intimisti della commedia piccolo-borghese. Piacque la franca impostazione satirica : piacque a noi, ma non alla censura del tempo che fu piuttosto seccata da certi riferimenti ai balzelli e alle gabelle. Leda Gloria vi interpretava la parte di Carmela, quella che oggi è della Loren; Eduardo De Filippo la parte dell'intraprendente Governatore, oggi affidata a De Sica; Peppino De Filippo la parte di Luca - uomo non bello, di mezza età, ma simpatico e intelligente - per la quale stavolta Camerini si è francamente allontanato dalle indicazioni di Pedro de Alarcón preferendo, a un caratterista, un giovane amoroso : Marcello Mastroianni. In tal modo si è ricostituito il trio a grande successo di Peccato che sia una canaglia: De Sica - Loren - Mastroianni. Con ciò appare chiaro che La bella mugnaia punta al grosso pubblico. al miliardo d’incasso, con l'aiuto del Cinemascope e del carattere farsesco impresso a questa nuova versione del Cappello a tre punte.

Per altro verso. La bella mugnaia appartiene ancora alla serie dei film che «contemplano» la bellezza della Loren. «Mi piacciono» ci disse una volta l’attrice «le parti della donna che provoca e che nulla concede.» Anche questo può essere un personaggio, ma finora la Loren è rimasta la ragazza che fa voltare gli uomini per la strada. Solo Blasetti è riuscito a darle un certo carattere in Peccato che sia una canaglia.

Ci sarà riuscito Soldati con La donna del fiume? Ci riuscirà Camerini con La bella mugnaia? Certo che oggi la Loren è nel momento più difficile della sua carriera perché rischia di rimanere prigioniera di uno schema.

Questa è la prima delle sue attuali preoccupazioni. La seconda è altrettanto seria. Sophia Loren ha paura d'ingrassare. Nelle trattorie fiorentine essa guarda con nostalgia i piatti succulenti e le belle bistecche che i camerieri portano ai suoi compagni di lavoro. Sospira ma non mangia. Mangia solo quel poco che le permette di non crollare per la debolezza. Eternamente affamata, ogni giorno controlla il suo peso, si osserva allo specchio. Ahimè!, dimagrisce solo il viso che ora ha preso, per conseguenza, ombre malinconiche e languide sfumature. Uno di questi giorni, perderà la pazienza e tornerà al regime dei maccheroni alla napoletana.

D.M., «Epoca», anno VI, n.243, 29 maggio 1955


Epoca
D.M., «Epoca», anno VI, n.243, 29 maggio 1955