Gianna Maria Canale: i ceffoni l'hanno portata a Hollywood

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Gianna Maria Canale è rimasta in California tre mesi senza incontrare mai nessuno degli attori italiani che lavorano laggiù. Prima di ripartire Sam Goldwyn le ha detto: «Cercheremo di fare qualcosa per lei».

Gianna Maria Canale è tornata da Hollywood. Era partita dall'Italia il 21 ottobre scorso, chiamata a interpretare «Go for Broke» accanto a Van Johnson, il primo film di Robert Pirosh, lo sceneggiatore di «Bastogne». Sullo stesso aereo viaggiava Marina Berti, andava a interpretare «Up Front». «Buona sera», disse la Canale. «Buona sera», rispose la Berti. Non si dissero altro per tutto il viaggio. A New York si separarono e non si videro più, neanche a Hollywood, dove si trovava anche Valentina Cortese. Erano tre attrici italiane in terra straniera e non fecero nulla per incontrarsi.

1951 Epoca Gianna Maria Canale f1Dopo «Co for Broke», a Hollywood si sono accorti che Gianna Maria Canale era un tipo diverso e le hanno fatto un provino in cui ella appare così, con tutt’altro carattere. Molto probabilmente l’attrice italiana tornerà di nuovo a Hollywood, anche lei, «bird of passage», uccello di passaggio, come chiamano laggiù gli stranieri che non vi si fermano stabilmente.

Gianna Maria Canale ha 23 anni. Nel 1947, a Firenze, vinse il Concorso per la Bella Italiana. L’anno seguente capitò a Roma per accompagnare una sua cugina e vi rimase qualche tempo, ospite dei parenti. Fece di tutto per prolungare il suo soggiorno: a Roma si sta bene, e oltretutto è la capitale del cinema. Ma ormai ella si permetteva soltanto di pensare che le sarebbe piaciuto di fare l’attrice. A casa, quando ne aveva parlato, era finita a ceffoni, più di una volta. Poi successe che alla Lux cercavano un’attrice per «Il cavaliere misterioso», diretto da Riccardo Freda, e qualcuno le propose di tentare il provino. Era minorenne, ma se i suoi si fossero opposti, avrebbe sempre potuto rinunciare. Eppoi, era anche possibile che non riuscisse. Tentò, dunque, e riuscì. I genitori accettarono il fatto compiuto, ma non sono orgogliosi di questa figlia attrice, neanche oggi che è stata a Hollywood.

Alta, slanciata, bruna, con occhi piacevolmente mutevoli tra la malizia ingenua e l’ingenuità maliziosa, la Capale è senza dubbio una delle più belle creature del nostro cinema. Dopo «Il cavaliere misterioso», ha interpretato «Guarany», «Ocacula do baralho» (in Brasile), «Il bacio d’una morta», «Il conte Ugolino», «Totò le Mokò», «Il figlio di D’Artagnan». (Nessun grande film, ma tutti film utili e necessari a farsi un’esperienza. E domani potrà anche diventare molto brava, chi lo sa ? Anche Linda Darnell o Lana Turner, quando interpretarono i primi film, sono soltanto belle.) Doveva essere Poppea in «Quo vadis?», questa è forse la sua chance ; all’ultimo momento dovettero preferirle un’attrice inglese. Ma Sam Zimbalist [...] di suoi film non l’aveva dimenticata; e così, in ottobre, la Canale fece le valigie e partì per Hollywood.

 1951 Epoca Gianna Maria Canale f2Gianna Maria Canale ha ventitré anni e nel 1947 ha vinto, a Firenze, il Concorso per la Bella Italiana. È bruna e ha una figura alta slanciata.

1951 Epoca Gianna Maria Canale f3Nella vita quotidiana, Gianna Maria Canale, è una ragazza piuttosto tranquilla. Quando disse in casa che voleva fare l’attrice, fu presa a ceffoni.  

«Go for Broke» («Allo sbaraglio», o qualcosa del genere) è un ennesimo film di guerra e si svolge in Italia, a gloria dei «nisei», i soldati americani di origine giapponese. La Canale vi interpreta la parte di una popolana italiana un po’ compiacente che si innamora di Van Johnson, l’ufficiale che comanda i «nisei». L’hanno fatta recitare senza trucco, hanno cercato di imbruttirla perché fosse più simile all’idea che delle popolane si fanno a Hollywood. Ma non ci sono riusciti; e così la verità è salva. Ma insomma è chiaro che immaginavano la Canale ragazza d’altro tono, d’altra classe e d’altra bellezza, quelli almeno che non l’avevano vista di persona. S’erano trovati di fronte, una ragazza piccante, «glamourous», nel paese del «glamour». Il produttore Jack Warner, incontrandola a un «party», le disse : «Sono stato in Italia e non ho visto belle ragazze. Lei dove era nascosta?». Forse era un modo di fare un complimento, ma non ci sarebbe da meravigliarsi se il signor Warner fosse convinto di quanto diceva.

A Hollywood, la Canale si alzava alle 7, alle 9 era pronta per il lavoro. Un’ora e mezza di pausa a mezzogiorno e alle 14 di’ nuovo al lavoro, fino alle 18,30. Lontana dalla cucina romana, si sfogava a mangiare bistecche e insalata. Appena tornata a Roma, si è rifatta con un enorme piatto di spaghetti alla Carbonara. E si è sentita male.

 1951 Epoca Gianna Maria Canale f4Il primo film interpretato dalla Canale fu «Il cavaliere misterioso» diretto da Riccardo Freda. E sotto la regia di Freda, Gianna Maria ha incominciato in questi giorni il film «Tradimento» al fianco di Gassman e di Nazzari. 

 1951 Epoca Gianna Maria Canale f5A Hollywood la Canale ha interpretato, a fianco di Van Johnson, il film « Go fot Broke » diretto da Robert Pirosh, lo sceneggiatore di « Bastogne ».

Poche sere prima di riprendere l’aereo per l’Italia, fu invitata a pranzo a casa di Sam Goldwyn. Tutta la famiglia fu molto gentile con lei; ma non si parlò di lavoro. Solo sul finire della serata, la signora Goldwyn le chiese se aveva proprio intenzione di ripartire. Natale si avvicinava e la Canale aveva nostalgia dell’Italia, la stessa nostalgia che le aveva fatto rifiutare il solito contratto di sette anni, preferendo, attraverso l’agenzia «Famous Artists», impegni film per film. Rispose, dunque, che era decisa a ripartire. «Capisco», disse Sam Goldwyn. «Be’, cercheremo di fare qualche cosa per lei.» E così forse Gianna Maria Canale tornerà di nuovo a Hollywood, «bird of passage», uccello di passaggio, come chiamano laggiù gli stranieri che non vi si fermano stabilmente.

Domenico Meccoli, «Epoca», n. 17, 3 febbraio 1951


Epoca
Domenico Meccoli, «Epoca», n. 17, 3 febbraio 1951