SI, SI, SUSETTE

(1928)

Scheda dell'opera

Titolo originale Sì, sì, Susette

  • Testo: Ripp (Luigi Miaglia), Bel Ami (Anacleto Francini)
  • Compagnia: Achille Maresca
  • Interpreti: Angela Ippaviz, Totò, Elsa Ferri, Nella Ferri, Galliano Salvatori, Alfredo Orsini, Minnie Lises, Alba De Rubeis, Antonio De Rubeis, Adriano Marchetti, Dino Lugara, Raele Capelli, Riccarda Del Cigno, Adelina Fioretti, Rita Marucco, Tina Garzelli, Panchetti, Bagarotto, Carlotti
  • Balli e coreografia: Janette Adair e Phil New Tead del Teatro Palace di Londra
  • Musica: Maestri Luigi Rizzola e Armando Fragna

Sketch, quadri e notizie

Rivista non molto diversa dalle altre di Ripp e Bel Amì, è composta principalmente da duetti e terzetti, raramente di panorami coreografici, svolta in dialoghi intrecciati dai soliti giochi di parole, spesso salaci.

Radiotelevisione del Rigoletto, Il Barbiere di Siviglia.

Presente l'Orchestra argentina di Eduardo Bianco.


Orchestra Eduardo Bianco


Così la stampa dell'epoca

1927 07 13 Il Popolo di Trieste Compagnia Maresca intro

Il tema principale dell’attuale stagione marescana al Fenice è indubbiamente la «rivista», tema d’altronde, che impera presentemente sui più importanti palcoscenici italiaini e dell’estero.
La «rivista» tuttavia, per le nostre scene non può dirsi veramente uno spettacolo di novità assoluta, in quanto il nostro teatro conta già molte riviste, che da tempo percorrono con successo i maggiori palcoscenici rappresentate da parecchie compagnie del genere.

La «rivista italiana» non è di oggi ed è ancor vivo in molti il ricordo delle belle riviste dell’anteguerra, prima tra le quali «La turlupineide», nell’esibizione della Compagnia Città di Milano, e di quello del dopoguerra, ad esempio le riviste, molto attraenti, della Compagnia Riccioli che furoreggiò nel «Barbapedana». E poi altre riviste ed altre ancora, che videro e vedono i nostri teatri, ottenendo un lusinghiero successo e riscuotendo la piena soddisfazione del pubblico.

Tuttavia, la «rivista italiana» presenta pur sempre un sapore di novità nel campo teatrale, nel senso che — molte essendo le riviste già lanciate sulle scene — s’è potuto costituire un «repertorio di riviste» che va di giorno in giorno arricchendosi di nuovi lavori del genere.

La novità quindi consiste nell’avere la rivista dato origine a un suo teatro proprio, al «teatro della rivista», il quale potrebbe anche definirsi come «la fusione del teatro di varietà nel teatro d’ope-
retta».

Decisamente la «rivista italiana» — poichè è in grado di farlo — sta attualmente prendendo possesso di buona parte delle nostro scene, per il fatto che rappresenta qualche cosa di nuovo che corre con i tempi e che interessa e, quel che più conta, che diverte realmente, sia essa la rivista mordace e pungente quale una satira, sia quella brillante quale una esibizione di tipi e macchiette, o sia quella attraente e suggestiva quale un’esposizione di figurini alla moda, più o meno arditi, d’indovinata creazione.
La «rivista» è pertanto il genere teatrale del giorno e diverse sono le compagnie che ne hanno fatto oggetto del proprio repertorio, che risulta perciò composto dallo «riviste» più in voga e destinate ali migliori successi. Nel particolare, una di tali compagnie è ben quella del cav. Achille Maresca, il quale, con fine intuito artistico, ha dato impulso alla «rivista italiana», allestendone parecchie — le più graziose e interessanti — con bellezza, ricchezza e proprietà di messa, in scena, degne certamente di far epoca nel «teatro della rivista».

«Il Popolo di Trieste», 13 luglio 1927


1928 09 04 L Impero Madama Follia intro

Venerdì prossimo, 7 settembre, avrà luogo al Teatro Adriano l'atteso debutto della primaria compagnia italiana operette e riviste dei cav. Achille Maresca, ben nota al pubblico di Roma per averla spesso ammirala per la ricchezza delie sue messinscena ed il brio indiavolato delle sue interpretazioni.

Fanno parte della Compagnia nomi molto cari ai romani, come Angela Ippaviz, Elsa Ferri, Minnile Lises, Alba de Rubeis, l'inarrivabile Totò, Alfredo Orsini, Galliano Salvatori, Dino Lugara e Antonio De Rubois, e un complesso di 12 girls, 12 ballerine, 10 generiche. L'orchestra sarà diretta dal maestro cav. uff. Luigi Rizzola.

Vario e attraente è il repertorio, fra cui sono comprese interessanti novità. Di Ripp e Bel Ami saranno date : «Girotondo», «Madama Follia», «Mille e una donna», «Paradiso delle donne», «Si, si Susette», «La nuova Boheme»; di Massera sarà data «Peccati e poi virtudi»; di Franz Lehar «Clò clò»; di Gilbert «Katia la ballerina» e di Daralbo «Marger».

Il debutto avverrà con «Madama Follia» rivista in 3 atti e 21 quadri di Ripp Bel Ami. Al cav. Achille Maresca i nostri migliori auguri.

«L'Impero», 4 settembre 1928


«[... ] Totò fu ieri sera insuperabile, specie nelle sue caricature, nelle sue trovate, che mandano di volta in volta gli spettatori in visibilio. [... ] Applauditissima fu, al secondo atto, la Radiotelevisione del Rigoletto e del Barbiere di Siviglia, vista sul dirigibile [...].»

«Il Piccolo», 5 ottobre 1928


ALL'ADRIANO la replica di «Si, si... Susette», la nuovissima rivista di Ripp e Bel Ami, ebbe rinnovato ieri il successo della prima rappresentazione e il pubblico, che gremiva letteralmente il teatro, richiese una quantità enorme di bis, tributando calorose accoglienze a tutta la Compagnia Maresca. Angela Ippaviz, la brava soubrette della Compagnia, riportò un grande successo in tutte le sue diverse manifestazioni. Fu bene coadiuvata dalla Lises, dalle due Ferri, da Orsini, da Totò, da Galliano [...] Questa sera lo spettacolo si replica.

«Il Messaggero», 6 ottobre 1928


1928 10 12 L Impero Si si Susette intro

In queste ultime rappresentazione della Compagnia Maresca il Teatro Adriano si riempie automaticamente tutte le sere e infiniti sono gli applausi che continuamente sono tributati agli artisti tutti e in special modo alla dinamica e briosa soubrette Angela Ippavitz.

Venerdì prossimo si avrà la serata in onore del simpaticissimo Totò, il comico eccezionale dalla più irresistibile ilarità. Totò dirà, anzi mimerà, della macchietta speciali e siamo sicuri che per l'occasione tutti i desiderosi di un po' di buonumore si daranno convegno al Teatro Adriano per passare tre ore di vero godimento.

«L'Impero», 6 ottobre 1928


I nomi di Ripp e Bel Ami e la sempre maggiore simpatia con cui l'ottima compagnia diretta da Achille Maresca viene seguita nelle sue accurate esecuzioni, hanno richiamato ieri sera all'Adriano elegante e numeroso pubblico. Il successo è stato pieno e completo: applausi insistenti al terminar d'ogni quadro e numerosa richiesta di bis hanno sanzionato il valore della musica semplice, melodica e ricca, staremo per dire anche troppo, di numeri orecchiabili [...]. Nella successione dei quadri variatissimi e pieni d'originale eleganza ha signoreggiato la irresistibile comicità del simpatico Totò che ha messo in particolar rilievo le non poche battute di spirito del libretto [...].

«La Tribuna», 7 ottobre 1928


La serata d'onore di Totò all'Adriano. Questa sera si replicherà ancora « Si, si, Susette », per la serata in onore del comicissimo Totò il quale, per l'occasione si esibirà in alcune delle sue caratteristiche macchiette. Sarà certamente il trionfo del buonumore.

«L'Impero», 9 ottobre 1928


Con un teatro gremito ieri sera si è data la serata in onore di Totò, che per tre ore di seguito ha fatto regnare la più schietta ilarità. Molti applausi sono stati tributati al seratante, molti fiori e anche parecchi doni.

«Il Messaggero», 13 ottobre 1928


1928 10 14 L Impero Si si Susette intro

Con un teatro gremitissimo ieri sera si è data la serata in onore di Totò, il simpatico e inarrivabie Totò, che per tre ore di seguito ha fatto regnare la più schietta ilarità. Molti applausi sono stati tributati al seratante, molti fiori e anche parecchi doni.

Questa sera si replicherà per la decima volta la brillantissima rivista di Ripp e Bel Ami, «Si, si, Susette», che ha segnato il piu grande successo della stagione.

«L'Impero», 14 ottobre 1928


1928 10 23 L Impero Si si Susette Monna Eva intro

All'Adriano le repliche della brillantissima rivista di Ripp e Bel Ami «Si, si, Susette» vanno sempre a gonfie vele e il pubblico che affolla il teatro non si stanca mai di applaudire Angela Ippaviz che è una soubrette indiavolata, la Lises, Alfredo Orsini e il comicissimo Totò.

Domani sera avremo la prima novità della stagione con «Monna Eva», la fiaba ultraterrena di Paolo Reni. Questa rivista è stata data ultimamente a Milano, al Lirico, dalla stessa Compagnia Maresca, ed e stata accolta dal più caloroso successo.

1928 10 22 L Impero Si si Susette Angela Ippaviz f1

Paolo Reni riproduce in «Monna Eva» press'a poco li Paradiso Terrestre, e c'è, fra satanelli e serpentelli, nostra signora Eva accanto all'ortolano Adamo, col relativo pomo e il resto. Poi Eva, come in un sogno, fa una corsa a traverso il mondo e diventa la donna più notevole di tutte le epoche. Questo argomento già attraente per sè stesso,è illustrato dalle gaie musiche di molti autori moderni: Mascheroni, Pietri, Lanzetta, Schinelli, Mignone, ecc.

Questa sera ultima replica di «Si, si, Susette».

«L'Impero», 23 ottobre 1928


1928 11 06 Il Lavoro Si si susette intro

«Si.. si... Susette», la spigliata rivista di Ripp e Bei Ami che già tanto suocesso ottenne lo scorso anno, è stata, nella nuova edizione della Compagnia Maresca, ancora migliorata. Affiatamento nell'escecuzione, doti magnifiche degli interpreti tutti, dalle bravissime «prime parti» al corpo di ballo formato da un nucleo di formose e ben tornite ragazze, messa in scena di buon gusto e lussuosa, costumi sgargiami, indovinati, fanno di questo spettacolo il passatempo ideale per il pubblico che, attratto anche dai prezzi ragionevoli ed equi, corre in massa ad applaudirlo.

Tre esauriti hanno difatti contrassegnato le recita di sabato sera e quelle del di festivo: un altro bel teatrone pure ieri sera. La massa entusiasta degli spettatori ha vivamente acclamato Ippnaviz, Alfredo Orsini, Totò, Elsa Ferri, la Lises, i De Riseis, Lugara e gli altri tutti bravissimi, in una col maestro Rizzola direttore dell’otlirna orchestra

Questa sera altra replica di «Si, si... Susette». La Compagnia, che si tratterrà a Genova fino al 14 corrente, annnucia come prossima l'andaia in scena di una rivista nuova per l'Italia: «La reginetta del charleston» di Manca e Refrain, musica del maestro Fragna.

«Il Lavoro», 6 novembre 1928


DAL VERME. — La Compagnia di riviste e operette di Achille Maresca inizia stasera il corso delle sue rappresentazioni con una novità: «Si... si.... Susette», rivista in tre atti e trenta quadri di Ripp e Bel Ami. La Compagnia annuncia due altre novità: «Paradiso delle donne», rivista in tre atti e ventotto quadri di Ripp e Bel Ami ; e «La stella del charleston», rivista in tre atti e venticinque quadri di Manca e Refrain, musica del maestro Fragna.

«Corriere della Sera», 15 novembre 1928


1928 11 16 Corriere della Sera Si si susette intro

Questa rivista non è molto diversa dalle altre dei due autori e sul palcoscenico vasto del Dal Verme pare si disperda. Composta di duetti e di terzetti, raramente di panorami coreografici, svolta in un dialogo intrecciato dei consueti giuochi di parole, spesso salaci, e di lazzi poco scelti, annaspa nell’ampiezza del quadro scenico. Forse più ridotta potrebbe apparire più divertente.

La Compagnia Maresca ne ha dato una esecuzione vivace specialmente da parte della Ippaviz, della Lises, dell'Orsini, di Totò. La danza più pittoresca, la parodia di una danza indiana è stata però già vista dal pubblico milanese nella recente Rose Marie.

Ma lo spettacolo contiene un elemento interessante. Ieri sera è cominciato a mezzanotte e ha preceduto il terzo atto. Si tratta dell’orchestra argentina di Eduardo Bianco, costituita di quattordici suonatori di chitarre, fisarmoniche, violini, violoni, tamburi o pianoforti. L’orchestra eseguisce musiche caratteristiche argentino con molto sentimento e con cura di effetti di ottimo gusto. Canzoni molli e nostalgiche che rievocano le solitudini immense delle praterie argentine si susseguono con diversi motivi dolci e teneri. A volte sono ritmi popolareschi di gioia. Gli esecutori sono abili, precisi e attenti. Il pubblico ha fatto a quest’orchestra le accoglienze più calorose della serata. La rivista è stata applaudita ad ogni atto e dopo parecehi quadri. Stasera lo spettacolo si replica.

«Corriere della Sera», 16 novembre 1928


[...] La rivista dei due fecondi autori rimane fedele ai procedimenti loro cari: con un sottilissimo filo logico si tengono avvinti i molteplici episodi; ed a questi ultimi, variati con abilità consumata, è affidato il successo. La fantasia si sbizzarrisce quanto più può; il dialogo ne segue docilmente ogni capriccio, e la coreografia è chiamata a prestare ai singoli quadri l'ausilio del pittoresco. Nel quadro, forse, troppo vasto, del Dal Verme, certi particolari si perdono: ma l'assieme è di sicuro effetto. Le trovate non mancano davvero: qualche volta, certe salacità mancano di finezza, almeno, non sono strettamente necessarie. Ma la rivista raggiunge pienamente il suo scopo di divertire. [... ] L'intera compagnia Maresca si è prodigata nell'interpretazione: dalla Ippaviz, inesauribile di brio, alla Lises, da Totò, dalla comicità tanto caratteristica, all'Orsini sempre elegante e corretto [...].

«La Sera», 16 novembre 1928


1928 12 16 Gazzetta di Parma Si si susette Il paradiso La stella del charleston Girotondo intro

Dopo le recite di Emma ed Irma Gramatica, sarà per alcune sere al nostro Reinach la compagnia di riviste di Achille Maresca, di cui fan parte Alfredo Orsini, l’Ipjpavitz e Totò, che offrirà al pubblico diverse interessanti novità. Sì, si, Susette; Il paradiso delle donne; La stella del charleston; Girotondo.

I parmigiani, in fatto di divertimenti non possono proprio lamentarsi. E' il caso anzi di esclamare: troppa grazia Sant’Antonio! Avere contemporaneamente una primaria Compagnia d’operette, ed una non meno primaria Compagnia di riviste, non è cosa di tutti i giorni, nè di tutte le città.

E che ne sarà quando anche il Regio sarà aperto? Evidentemente è una gran verità che il parmigiano ama divertirsi!

«Gazzetta di Parma», 15 dicembre 1928


1928 12 16 Corriere Emiliano Si si susette Il paradiso La stella del charleston Girotondo L

«Gazzetta di Parma», 16 dicembre 1928


1928 12 18 Gazzetta di Parma Si si susette 2 L

Giovedì 20 avrà luogo il tanto atteso debutto della primaria compagnia di Riviste Achille Maresca con "Sì.. sì.... Susette" l’ultimo grande successo del teatro di riviste. La messa in scena è di una grandiosità eccezionale in spettacoli del genere. Vi prendono parte la Ippaviz, Orsini, Totò tutto il corpo di ballo che è composto di oltre 20 girls. Nel teatro, prospicente l’orchestra, verrà posta una pedana, come è in uso nei principali teatri di Parigi, Londra, Berlino, ecc., per la passeggiata finale del corpo di ballo e principiali artisti.

La compagnia si tratterrà fra noi quattro sole sere e darà quattro novità di grande lusso.

«Gazzetta di Parma», 18 dicembre 1928


1928 12 20 Gazzetta di Parma Si si susette 2 L

1928 12 20 Gazzetta di Parma Si si susette intro

Questa sera debutta al Teatro Reinach la Compagnia di Achille Maresca con un lavoro die viene a noi preceduto da grandi successi: SI.... SI... SUSETTE di Ripp e Bel Ami.La rivista che si rappresenta questa sera per la prima volta a Parma può considerarsi fra le più riuscite. Non è possibile, in un rapido preavviso del debutto della Compagnia, seguire la sbrigliata fantasia dei due autori. I quadri del primo atto sono tutti coreograficamente interessanti e tali che affermano subito il successo. Il secondo atto è ricco di trovate, contiene la parodìa del Rigoletto e del Barbiere di Siviglia, che i viaggiatori di un dirigibile ascoltano durante il viaggio verso l'isola di Honolulu, dove appena scesi passano di sorpresa in sorpresa. Il secondo atto si chiude con grandioso finale e con una fantasmagorìa di costumi, di luci e di colori. L’interesse dei vari quadri contrariamente a quanto di solito avviene, si mantiene sempre vivo, anche nel terzo atto, pieno di trovate divertentissime.

1928 12 20 Gazzetta di Parma Si si susette f1

Gl’interpreti principali sono: Angela Ippaviz, l’indiavolata soubrette, e provetta ballerina, il comico Totò, e quel simpatico attore brillante Alfredo Orsini, che tante simpatie gode fra noi. Il grandissimo corpo di ballo, sfilerà nella pposita pedana rialzata, lungo la prima fila delle poltrone. Spettacolo di primo ordine che a Bologna si è ultimamente replicato per dieci sere consecutive.

Durante la breve stagione, darà altra due novità : Il Paradiso delle donne e la Stella del Charleston.

Si assicura che sono tutti spettacoli, privi di scurrilità, ai quali possono assistere anche le famiglie.

«Gazzetta di Parma», 20 dicembre 1928


1928 12 21 Gazzetta di Parma Si si susette intro

Ancor prima dell'inizio dello spettacolo, il cartello «tutto esaurito» faceva bella pompa di sè al botteghino del teatro. E molta gente, ha dovuto ritornarsene indietro, e rimandare ad altra sera il desiderio di ammirare questa ricchissima compagnia di riviste che Achille Maresca da un paio d’anni conduce, con ognor crescente fortuna, in giro per l'Italia.

Tutto questo valga a indicare la viva aspettativa del pubblico, il quale se non ha trovato nella rivista Sì, sì, Susette, una delle tante manipolate con minore o maggior fortuna d'agli inesauribili Ripp e Bel Ami, maggior spirito e maggior sugo di tante altre idee del genere, non ha certo provato delusione per la grandiosa presentazione di una compagnia che può gareggiare — nel genere rappresentato — con le migliori formazioni straniere.

IL successo dello spettacolo, più che nella rivista, — un susseguirsi vertiginoso di scene, di quadri — alcuni (non troppi) gustosi, parecchi altri scipiti e inconsistenti — è da attribuirsi dunque al'esecuzione perfetta di tutta la Compagina, ed in particolar modo alla sfarzosa, ineguagliabile cornice d’eleganza e di scintillio entro la quale è stata presentata.

Costumi di finissimo gusto e inconsuete ricchezze, scene sontuose, azioni coreografiche svolte secondo le più attraenti variazioni dei corpi di ballo stranieri replicate passeggiate con i più succinti e svolazzanti costumi, tutto è stato, senza risparmio e con fine accorgimento, condensato nella rivista per appagare l’occhio e per tener sempre viva l'attenzione degli spettatori.

Scarso lo spirito — se ne togliamo quello travasato dal Totò, un comico felicissimo ed efficace nella maschera e nelle sue mosse di giraffa, se pure nel frizzo e nella causticità tendenzialmente petroliniano; piuttosto vuote e con poco sale, la musica ; ma inesauribili ed ingegnosi i procedimenti per strappare il pubblico dall'indifferenza e per trascinarlo all'applauso.

Applausi che se non sono stati frequenti nel corso dei quadri, sono però fioccati numerosissimi dopo ciascun atto, all’indirizzo dell’Ippaviz, scintillante di brio, d’eleganza e di vivacità, dell'Orsini, e del Totò. Questa sera Il paradiso delle donne. Novità.

«Gazzetta di Parma», 21 dicembre 1928


Tutte queste riviste, qual più qual meno, si assomigliano tutte: nella musica, come nei quadri scenici di cui si compongono. non è quindi da meravigliarsi se anche La stella del charleston, rappresentata ieri dalla compagnia di riviste di Achille Maresca, non contenga nulla di speciale di originale.

Il filo conduttore che l’informa è l'esaltazione della danza moderna (ballo tipo dell’epoca il «Charleston») in contrapposizione dei balli - ormai trapassati - che deliziavano i nostri antenati.
Su questo treno e filo gli autori Manca e Refrain hanno imbastito diverse scenette - quali ricche di allegre trovate, di maliziosa arguzia, popolate di caricature di soggetto comico e pittoresche - quali agganciate lì… per far numero; e il M. Fragna vi ha intessuto una musichetta spesso piacevole, ricca di ballabili moderni e antichi condotti con felice scorrevolezza ritmica e melodica.

Ma la parte migliore di questa - come di tutte le altre riviste che abbiamo udite - consiste nell'esecuzione, nell' allestimento scenico. Questa ricchissima Compagnia fa di ogni lavoro una vera e propria creazione, presentandolo con gusto e sfarzo impareggiabile, con ricchezza di costumi deliziosi, in un tripudio di luci e di colori che afferrano lo spettatore e lo costringono a tenere sempre gli occhi fissi sul palcoscenico sfolgorante.

Quando a ciò si aggiungono le fantasie spiritose del Totò, un macchiettista veramente gustoso e spesso originale, la elettrizzante vivacità delle elegantissima Ippaviz, la fine e sempre piacevole comicità di Alfredo Orsini, e l'ottima collaborazione di tutto il numeroso complesso di attori e di ballerini, si sarà compreso come, nonostante la scarsa consistenza di questo genere di lavoro, il pubblico sia spesso trascinato al riso, all'ammirazione, agli applausi.

Applausi che iersera proruppero numerosi all'indirizzo non solo dei sunnominati attori, ma anche dell'autore M. Fragna, direttore egregio dell’orchestrina. Quest'oggi la compagnia da le sue due ultime rappresentazioni: di giorno La stella del Charleston, di sera Si… si, Susette.

«Gazzetta di Parma», 23 dicembre 1928


1929 02 20 Il Messaggero Si si Susette intro

L'inizio fu lietissimo. La Compagnia di riviste diretta da Achille Maresca, ritrovò ieri sera dopo qualche mete di assenza, le stesse festose accoglienze che ebbe sempre durante la sua fortunatissima stagione dallo scorso autunno.

Il pubblico, che vi accorse assai numeroso, rivide con piacere i suoi artisti da Angela Ippaviz, a Minia Lyses, ad Orsini, Totò, Galloni, tutti dotati di brio e di comicità singolare e sempre felicissimi esecutori di macchiette couplets e ballabili. Le loro brillanti risorse rifulsero in modo speciale nella rivista «Si, si, Susette», uno del più granosi lavori del repertorio della Compagnia, composto di molti quadri dove la fantasia degli autori Ripp e Bel Ami si è sbizzarrita con scene gustose, inframmezzate da danze, che furono seguite con entrain da un numeroso, agile corpo di ballo.

I vari quadri, allestiti assai decorosamente, riuscirono divertentissimi anche per la parte musicale, in cui abbondano motivi piacevoli, e appropriati all'azione. Si vollero molti bis.

Gli applausi perciò proruppero frequentemente e furono tributati sopratutto ad Angela Ippaviz, una subrette vivacissima, che si riaffermò cantante e danzatrice di singolare efficacia: e Minie Lyses, protagonista brillantissima; all'Orsini, a Totò, due artisti di una eccezionale comicità, che procurarono con felici battute di spirito più volte l'ilarità generale: al Galloni e a tutti gli altri interpreti.

La rivista si ripeterà stasera ed avrà certamente altre repliche.

«Il Messaggero», 20 febbraio 1929

1929 02 21 L Impero Si Si Susette Compagnia Maresca Ferri intro

Pur avendo per dovere professionale, una notevole familiarità con le scene della rivista dobbiamo confessare con tutta sincerità, che poche volte ci siamo divertiti tanto come ieri sera alla rappresentazione di «Si, si, Susette» la fantasmagoria in tre atti e trenta quadri presentataci sul palcoscenico dell'Adriano dall'ottima compagnia del cavalier Achille Maresca.

1929 02 21 L Impero Si Si Susette Compagnia Maresca Ferri f2

1929 02 21 L Impero Si Si Susette Compagnia Maresca Ferri f1

Il lavoro non è per noi nuovo, chè or è un anno l'applaudimmo sulle stesse scene : quella che è enormemente migliorata, per opera sia dei principali elementi che delle ballerine tutte è l'esecuzione.

Angela Ippaviz, Totò, Alfredo Orsini, Minnie Lises, Raele Capelli, Lugara, il Marchetti, il tenore Panchetti, Riccarda Del Cigno, vecchia conoscenza del pubblico romano, Rita Marucco, Adelina Fioretti, Tina Garzelli, la Bagarotto, la Carlotti, hanno dato al brillantissimo ed esilarantissimo lavoro un'interpretazione intelligente ed accurata.

1929 02 21 L Impero Si Si Susette Compagnia Maresca Ferri f3

E la rivista, che prende lo spunto da una originale eredità transatlantica, si dipana briosamente per tre atti infiorati dai lazzi di Totò e di Orsini, due comici di gran classe che si integrano mirabilmente. Il pubblico plaudì ogni quadro, ogni canzone, ogni danza. Angela Ippaviz sfolgorò al centro di una prodigiosa fioritura di belle figliuole.

L'orchestra filò egregiamente sotto l'abile ed ultradinaimca direzione di Armando Fragna.

In complesso una spettacolo divertentissimo degno di essere visto. Le repliche da stasera alle 21.

«L'Impero», 21 febbraio 1929


1929 08 13 Il Lavoro Si si Susette intro

Non occorre presentare Angela Ippaviz, nè celebrare il suo brio scintillante, nè la grazia delle sue danze, cosi elegantemente stilizzate in ogni plastica espressione. L'arte della lppaviz, trionfatrice nel mondo revuistico, ha già avuto da tempo, anche fra noi, la sua consacrazione, e il pubblico, che la segue con crescente simpatia, non manca di tributarle seralmente la propria ammirazione e il proprio plauso.

Essa offrirà questa sera il suo spettacolo d'onore, con la rivista di Ripp e Bel Ami «Si, si, Susette...» che le darà modo di manifestarsi, ancora una volta, in tutta la sua spumeggiante vivacità e nelle sue ammiratissime evoluzioni tersicoree, obbedienti con docilità alla suggestione del ritmo, in un'armonia di flessuosità e di movenze. E dopo il secondo atto eseguirà, in unione al comico Orsini, una «Danza» di Chopin.

Lieto richiamo per il pubblico genovese, che interverrà in folla a festeggiare e ad applaudire la simpatica artista.

«Il Lavoro», 13 agosto 1929


1929 08 14 Il Lavoro Si si Susette intro

Non occorre presentare Angela Ippaviz, nè celebrare il suo brio scintillante, nè la grazia delle sue danze, cosi elegantemente stilizzate in ogni plastica espressione. Angela Ippaviz, che lungo la fortunata stagione genovese della sua Compagnia, ha avuto modo di farsi ammirare ed apprezzare per le brillanti qualità di soubrette vivace ed espressiva, ha ricevuto ieri sera le più festose accoglienze in «Si... si... Susette», rappresentata in suo onore, in una sala fantasticamente gremita.

La bella rivista di Ripp e Bel Ami ha rinnovato l'esito lusinghiero ottenuto in precedenti stagioni, e la seratante ha conosciuto la gioia del successo più schietto, per il brio scintillante onde ha saputo avvivare ed animare i diversi, quadri. La Ippaviz è stata calorosamente acclamata — in unione al comico Orsini — in una «Danza» di Chopin, eseguita con raffinata eleganza e con mirabile scioltezza di movimenti.

Essa ha dovuto presentarti ripetutamente alla ribalta, sotto una pioggia di fiori e fra magnifiche corbeilles, mentre le veniva fatto omaggio di artistici doni. Al suo fianco, hanno cooperato al successo della serata la Moresca, la Lises, l'Eller, l'Orsini, il Marchetti, il Panchetti, il Lugara, la De Pra, la Fioretti, il Cappelli, il Cremonini, l’affiatato corpo di ballo.

Ottima, come sempre, la direzione orchestrale del maestro Coglitore. Questa sera si ritorna alla «Giostra dell'amore» di Cherubini, Bixzio e Fragna.

«Il Lavoro», 14 agosto 1929


Al Politeama debutta la compagnia di riviste italo-tedesca Maresca, col Bianchi, l'Ippaviz e molti ottimi numeri di varietà e attrazioni. Essa ci presenta due novità : «Ja Ja Susette» e il «Paradiso di Venere», oltre le sorelle Siamesi.

Il ben arrivato alla graziosissima Miss Arizona e alle sue Arizona Girls.

«Varietà», 15 agosto 1930


Stasera alll'Adriano la Compagnia Italo Viennese di Achille Maresca darà la sua ultima rapprosentazione. Gli spettacoli organizzati dal Cav. Maresca hanno appassionato per la ricchezza ed il buon gusto tutto il miglior pubblico romano. Stasera «Ja ja Susette».

«L'Impero», 18 ottobre 1930



Ricostruzione delle rappresentazioni della rivista nelle varie città italiane


TITOLO DELL'OPERATAPPE

Si, si, Susette

Rivista in tre atti e 30 quadri di Ripp & Bel Amì

Compagnia Maresca

Torino, Teatro Balbo, 19-30 giugno 1928

Torino, Teatro Balbo, 1 luglio 1928

Roma, Teatro Adriano, 3-15 ottobre 1928

Genova, Politeama Genovese, 3-14 novembre 1928

Milano, Teatro Dal Verme 15-23 novembre 1928

Parma, Teatro Reinach, 20-23 dicembre 1928

Torino, Teatro Balbo, 24-30 dicembre 1928

Torino, Teatro Balbo, 16-18 gennaio 1929

Roma, Teatro Adriano, 19-22 febbraio 1929

Genova, Politeama Genovese, 13 e 15 agosto 1929

Torino, Teatro Maffei, 22-27 dicembre 1929

Roma, Teatro Adriano, 18 ottobre 1930 (Compagnia austriaca Schwarz)

Torino, Teatro Alfieri, 12-13 febbraio 1931
(Compagnia austriaca Schwarz)


Riferimenti e bibliografie:

Rassegna stampa dai quotidiani:

  • La Stampa
  • Corriere della Sera
  • Corriere d'Informazione
  • Il Messaggero
  • L'Impero d'Italia