Hanno visto in Giovanna Ralli una nuova Anna Magnani

1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli intro


1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli intro

Giovanna Ralli, tornata al cinema dopo un’esperienza teatrale affrontata per reagire all’indifferenza dei produttori, non si è inorgoglita per gli elogi che di lei ha tessuto qualche critico

Roma, maggio

La lunga guerra fra Giovanna Ralli e il più importante produttore cinematografico italiano è finita. Le ostilità sono durate tre anni, e sono terminate giorni fa con un compromesso. La Ralli farà un piccolo ruolo in un film che sta per entrare in cantiere: La cento chilometri, il produttore le offrirà entro l'anno la grande occasione che la giovane attrice non ha ancora incontrato nel corso della sua carriera. Finora infatti essa è stata l’interprete di film a sketch o ad episodi, i quali per loro natura non offrono agli attori grandi possibilità di lancio. Oppure ha partecipato a film dignitosi, di un livello in genere superiore alla media, ma che, commercialmente, non hanno sfondato. Non ha avuto cioè nè il suo Pane, amore e fantasia, nè il suo Poveri ma belli; e nessun produttore ha puntato su di lei per un ruolo importante in un film di grande rilievo.

1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli f1GIOVANNA RALLI, qui fotografata alla periferia di Roma, è tornata al cinema da un anno, dopo l’esperienza fatta nel teatro di rivista con "Pigmalione”. In questo periodo di tempo ha già preso parte a sei film, i più importanti dei quali sono ”Il nemico di mia moglie” e ”Un uomo facile” (con Arena e Tiberio Mitri).

1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli f2LA GIOVANE ATTRICE sta per recarsi sulla Costa Azzurra, dove al fianco di Sordi prenderà parte ad un film provvisoriamente intitolato "Vacanze sulla Costa Azzurra”. La Ralli e Sordi saranno, nel film, due impiegati dei mercati generali di Roma che vanno a Cannes per il miraggio del cinema.

Il suo carattere chiuso, più incline a tenersi in disparte che a mettersi in mostra: certe vicende sentimentali, che la pubblicità non poteva sfruttare: l'ostilità del suo produttore; queste le cause principali del modo in cui sono andate le cose. Fino a pochi anni fa, ogni volta che suo padre la sgridava, Giovanna correva a chiudersi nel bagno, come quando era bambina; e soltanto sua madre era capace di consolarla. Di fronte alle difficoltà e alle inevitabili ingiustizie della vita, il suo atteggiamento non è. ancora oggi, molto diverso; se qualcuno le fa un torto, Giovanna non reagisce, non cerca di render pan per focaccia. Rimane male, si chiude in se stessa, soffre; e pensa, tutt’al più, con il suo buonsenso di ragazza del popolo, che alla fine ogni ingiustizia nella vita si paga.

Come tutte le persone dotate di una certa sensibilità, crede che la sostanza conti più della forma: è restia ad osare; ed è più consapevole dei propri limiti che delle proprie possibilità. Così, tre anni fa, quando il suo produttore le offrì la parte di protagonista nel film Uomini e lupi di De Sanctis, Giovanna invece di fare i salti mortali per la gioia, si tirò indietro, spaventata. «Non è una parte adatta a me», rispose, «non ho nè l’esperienza umana nè le capacità artistiche per interpretarla». Ogni preghiera, insistenza, minaccia, furono inutili: la Ralli, con disappunto del produttore, non volle mutare opinione. Così la parte passò alla Mangano, Giovanna perdette una notevole chance, e il produttore, che la teneva sotto contratto, se la legò al dito. E’ molto raro che un giovane attore si ribelli ad un produttore: questi può farne o disfarne la notorietà con un tratto di penna. Basta che lo tenga sotto aceto, e mandi avanti qualcun altro al suo posto.

1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli f3L’AMBIZIONE più grande di Giovanna Ralli è quella di avere entro l’anno una parte di protagonista in un film importante, come le è stato promesso. Intanto, in autunno lavorerà, molto probabilmente. alla televisione. Attualmente sta doppiando ”I ladri”.

1959 05 26 Tempo Giovanna Ralli f4IN SPAGNA, la Ralli ha recentemente preso parte al film ”I ladri”, girato per metà laggiù e per metà a Capri. Nella penisola iberica l’attrice è nota quasi come in Italia. Gli spagnoli hanno perdonato perfino la sua impossibilità di assistere alle corride.

E’ quanto, più o meno, è accaduto alla Ralli. C’è tutta una serie di film, un filone cinematografico che ha preso il via da Poveri ma belli, nel quale Giovanna avrebbe potuto figurare; invece, mentre alcune diciottenni edificavano su tali film la loro notorietà, essa ne era tenuta decisamente al di fuori. Il caso più significativo di questo bando fu quello di Arrivederci Roma. Un mese prima che il film cominciasse, la Ralli aveva avuto la formale promessa che ne sarebbe stata la protagonista. Essa, quindi, ormai ci contava: si era preparata, aveva studiato l’inglese, ne parlava agli amici. La sera in cui venne presa la decisione definitiva, Giovanna non andò a letto. Per ore e ore camminò in su e in giù, fra la sua stanza da letto, il terrazzo, la camera di sua madre, l’ingresso, tirandosi dietro il telefono. Alle 3 di notte, la sospirata telefonata arrivò.

«Abbiamo stabilito» le disse una voce «di affidare la parte a Marisa Allasio». La decisione di abbandonare il cinema e di accettare l’offerta che Garinei e Giovannini le andavano facendo da lungo tempo, maturò in quella stessa notte, dal dispiacere, dalla rabbia e dalle lacrime. Allora, a lei sembrò quasi una resa: diventare attrice del teatro di varietà; oggi, alla distanza, si è accorta che nella vita non tutto il male viene per nuòcere. Anzi. Il successo riportato in questo genere di laverò affatto nuovo, il contatto vivificante con il pubblico, la qualità delle esperienze fatte, hanno contribuito in modo decisivo a maturarla: sia umanamente che artisticamente. Giovanna infatti è diventata più sciolta nei suoi rapporti col prossimo, e più sicura dei suoi mezzi d’attrice. Le rappresentazioni di Pigmalione sono terminate a maggio dell’anno scorso; il mese successivo, la Ralli è ritornata sul set, e da allora ha interpretato, uno dietro l’altro, sei film.

E' stata una rentrée vigorosa, piena di brio. Fra i film che ha interpretato, ci sono il nemico di mia moglie e Un uomo facile, nei quali le sue doti di schiettezza e di semplicità sono apparse vivificate da un persuasivo calore espressivo. I critici hanno speso parole di elogio per lei; qualcuno si è spinto fino ad affermare che la Ralli è l’unica attrice che possa aspirare a prendere il posto della Magnani. Miglior complimento non potevano farle: la Magnani è l’attrice che la Ralli ammira di più, e alla quale vorrebbe assomigliare. Però si è guardata bene dal prendere le parole dei critici alla lettera. «Si è trattato di un’indicazione» dice, «I critici hanno voluto dire che posso riuscire bene nel ruolo di donna romana, schietta, istintiva, dal cuore generoso».

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E’ un po’ il tipo che ha sempre interpretato, in tutti i suoi film; ma con le inevitabili limitazioni del macchiettismo e della superficialità. Ora la Ralli vorrebbe che le dessero l’occasione di darne un’interpretazione più aderente alla verità; la quale ha assai poco di macchiettistico, ed è invece ricca di sofferenza, «La donna romana» dice con una frase che sembra uscita dalla bocca della Magnani c è una disgraziata. Gli uomini sono deboli, sfaticati; così essa è costretta ad essere forte, per supplire alla loro debolezza, condurre avanti la famiglia, affrontare la vita. Ecco un personaggio che, secondo me, potrebbe essere al centro di uno splendido film; io lo interpreterei con il cuore».

A 23 anni, Giovanna Ralli è, ormai da vari anni, il capo di una numerosa famiglia. Conosce. per esperienza diretta, la condizione della donna romana. Sa che cosa significa essere forti. E’ lei che pensa ai genitori, e ai fratelli. Si preoccupa di tutto, del loro modo di vestire, e del loro futuro. Di recente è stata a Londra, per accompagnare la sorella minore, Maria, in un collegio inglese. Ciò che l'ha colpita di più, durante il suo breve soggiorno, è stata la gentilezza degli uomini. Un giorno era seduta in un caffè: accanto a lei c’era una coppia molto anziana. Per un’ora intera sono rimasti silenziosi e immobili; poi l’uomo si è alzato di scatto ed è corse a raccogliere il guanto di una signora, dieci tavoli più in là. «Bisognava vedere» dice Giovanna «come gli brillavano gli occhi dalla gioia, quando, pian piano, è ritornato indietro, al suo tavolo...».

Viaggi e libri sono le distrazioni preferite di Giovanna. Recentemente, come se detto, è stata in Spagna a girare il film I ladri. A Madrid ha visitato il Prado. «Il pittore che mi è piaciuto di più è stato Velasquez — racconta. — Più Velasquez che Goja; ma questo forse è ingenuo, non lo scriva». Ha assistito ad una fantastica processione che l’ha colpita per il tono di acceso fanatismo dei partecipanti. E un giorno si è recata ad una corrida. Era una corrida di ”no-villeros”: cioè di giovani toreri alle prime prove. In questo tipo di corrida, data la scarsa esperienza dei partecipanti e lo stile deficiente, il sangue scorre con più abbondanza. Dopo dieci minuti Giovanna non ha retto all’emozione. Si è alzata e scappata via di corsa. Gli spagnoli, che hanno grande ammirazione per lei, hanno commentato la sua fuga con bonaria ironia. «Corre come una Cadillac» dicevano, mentre a testa bassa Giovanna passava in mezzo a loro.

Da un anno la Ralli non ha più avuto un periodo di riposo, perchè tra film e doppiaggi non le rimane che pochissimo tempo. Parte di questo pochissimo tempo lo dedica alla lettura; le piacciono soprattutto Pratolini e Moravia: Moravia perchè descrive nei suoi racconti romani tipi che lei conosce e che sono vicini alla sua sensibilità. In settembre alla TV dovrebbe interpretare dei personaggi moraviani

A. D., «Tempo», anno XXI, n.21, 26 maggio 1959


Tempo
A. D., «Tempo», anno XXI, n.21, 26 maggio 1959