Rossana Podestà va ad Hollywood

1955 Rossana Podesta gf56

Un solo pensiero preoccupa ora Rossana Podestà alla vigilia di un'importante svolta nella sua carriera: quello del figlio, il piccolo Stefano, che la seguirà negli Stati Uniti. Nel tempo lasciato libero dalle cure materne, l'attrice si dedica con passione all'archeologia.

Roma, giugno

La Rossana Podestà che mi ha ricevuto nella sua nuova casa di via Poggio Catino, a ridosso di villa Chigi, è una terza Rossana, diversa da quella "lanciata” come ingenua da Moguy in Domani è un altro giorno e da quella che un paio d’anni fa avevo fotografato a Ostia per Tempo. A quell’epoca Rossana era da poco reduce dalla sua prima importante esperienza internazionale (era tornata dal Messico, dove aveva interpretato La rete). La Rossana che ho incontrato in questi giorni a Roma è una donna che risente delle esperienze di questi due ultimi anni. E’ un’attrice ormai affermata, è la signora Vicario (ha sposato l’attore Marco Vicario, come si ricorderà) e la madre del piccolo Stefano.

1955 06 23 Tempo Rossana PodestaROSSANA PODESTÀ è tornata su una spiaggia deserta nei pressi di Tarquinia che fu teatro delle sue scorribande di bimba, quando amava correre a piedi nudi sulla sabbia e nella furia della corsa l’abitino si lacerava tra le spine dei rovi. Non è stato difficile tornare indietro nel tempo: la mano dell’uomo non aveva mutato nulla in quello che era stato il regno di Rossana bambina. Come già una volta, ella si è abbandonata all’istintivo piacere di una primitiva libertà.

Il nuovo appartamento è in una costruzione recente, al terzo piano e l’attrice lo acquistò al tempo del suo fidanzamento, senza chiedere consiglio a nessuno, per fare una sorpresa a Marco. Soltanto più tardi si accorse di non aver fatto un buon affare, ma ormai si era impegnata e non restava che subirne le conseguenze. Per di più di fronte alla sua casa si erge una grande scuola e dal giorno che gli studenti hanno scoperto di avere l’attrice a portata di mano sono continuamente in azione per avere una fotografia o un autografo. Di recente Rossana venne assalita proprio sul portone di casa e preoccupata dall'aggressività e dal rapido aumentare della turba di ragazzi si infilò nell'ascensore credendo di cavarsela. Ma aveva fatto appena in tempo a chiudersi dietro la porta di casa che cominciò a squillare il campanello e a levarsi un gran tumulto dalle scale. Erano un centinaio di studenti, stipati in ogni ordine di rampe, e minacciavano di abbattere la porta.

1955 06 23 Tempo Rossana Podesta

1955 06 23 Tempo Rossana Podesta

FRA LE SALINE E IL MARE (sopra) si ergeva una primitiva baracca. Era stato il rifugio di Rossana, anni fa, che vi si nascondeva immaginando — nella sua fantasia infantile — di essere inseguita da un implacabile e crudele nemico. NATA A ZLITEN, la città santa della Tripolitania. il 20 agosto 1934, Rossana è vissuta in Libia, dove il padre era un alto funzionario, per tredici anni. Successivamente si trasferì insieme ai genitori in Italia.

Ancora per un mese potrà starsene vicino al suo Stefano notte e giorno e anche per questo sta quasi sempre a casa. Quando il piccolo dorme o è a spasso con la governante, Rossana studia archeologia. Non si tratta di un passatempo e a dimostrare che è qualcosa di importante per lei ci sono la familiarità con i maggiori esponenti di questa scienza, la serietà degli studi, la frequenza di un corso regolare, il proposito di intraprendere un giorno degli scavi su un piano di assoluta competenza. Pezzi di gran pregio si trovano un po’ dovunque nell'appartamento e molti altri, diligentemente catalogati, sono in bell’ordine in cantina. «Vorrei ordinare con le mie risorse una bella collezione» confessa l’attrice «per donarla a un museo. E’ un’iniziativa costosa ma è anche un mio sogno».

1955 06 23 Tempo Rossana Podesta

1955 06 23 Tempo Rossana Podesta

AL PUBBLICO. venne presentata nel 1949 dal regista Moguy, il quale la fece debuttare in "Domani è un altro giorno”, come "la nuova ingenua del cinema italiano”. LA GRANDE OCCASIONE venne, per l’attrice, con il film "La rete", del regista messicano Femandez. Da ingenua si trasformò in donna dalla bellezza conturbante; e, si può dire da un giorno all’altro, assurse al rango di attrice internazionale.

Poi il discorso torna a Stefano. Dice di sentirsi in uno stato di colpa per ciò che il figlio deve subire a causa del suo lavoro. «Mi si stringe il cuore al pensiero di tutte le iniezioni che dovrà fare per venire in America con me. E laggiù chissà come reagirà al clima diverso, potrebbe soffrirne, potrebbe anche ammalarsi».

Fra un mese Rossana Podestà riprenderà a lavorare. La attendono tre film, ma fra tutti le sta particolarmente a cuore I pascoli del silenzio che sarà diretto dal regista di Musoduro e di Operazione notte, Giuseppe Bennati, un giovane che negli ambienti del cinema si è fatto la brutta fama di saper fare film senza spendere centinaia di milioni. A I pascoli del silenzio seguiranno donna, di paglia e un film per la "Warner Bros” a Hollywood.

1955 06 23 Tempo Rossana PodestaTORNATA DAL MESSICO, Rossana sostenne al fianco di Silvana Mangano una delle principali parti femminili nell’ "Ulisse” di Camerini: quella di Nausicaa. Sposata con l’attore Marco Vicario, venne poi scritturata come protagonista di "Elena di Troia". Conobbe colui che sarebbe diventato suo marito allo stadio, durante una partita di calcio fra la Lazio e la Roma.

La "terza” Rossana ha le idee chiare, ormai ha trovato la buona strada del successo. Per noi è difficile seguirla nel labirinto delle sue apprensioni materne, almeno finché lo tentiamo senza aver cancellato dalla memoria i suoi personaggi, specialmente i più recenti, impastati di sensualità e di inquietudine, quasi ossessivi.

Paolo Mocci, «Tempo», anno XVII, n.25, 23 giugno 1955


Paolo Mocci, «Tempo», anno XVII, n.25, 23 giugno 1955