Rossana Podestà, l'archeologa del cinema italiano

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In un film di prossima produzione, Rossana Podestà impersonerà la moglie di Schliemann, il famoso scopritore di Troia. Sarà una parte a lei congeniale, perchè l'attrice da tempo si interessa di archeologia

Rossana Podestà e Marco Vicario sono tornati giorni fa dalla Spagna, in automobile. Vicario è stato a Madrid, per trattare alcuni altari riguardanti la sua casa di produzione; da un paio d’anni, infatti, l’attore si occupa di cinema anche come produttore. La Podestà ha finito di girare, a Barcellona, il suo quarto film del '58: Un bicchiere di whisky, di Julio Coll. I coniugi Vicario-Podestà costituiscono una delie coppie più affiatate e intraprendenti del nostro cinema. Mentre Rossana prosegue la sua carriera di attrice, suo marito si occupa attivamente di altari. Oltre che fare l'attore e il produttore, egli dirige con notevole successo una casa editrice di libri gialli; ed ora pensa ad altre imprese, addirittura di carattere industriale.

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Anche a Barcellona, come tutte le volte che si è recato all’estero, la Podestà ha portato con sé suo figlio. Stefano ha cinque anni e adora la mamma. Attorno agli studi dove la Podestà girava, c’è un grande giardino pieno di fiori. Ogni mattina, andando a trovarla. Stefano ne portava un mazzetto a sua madre. Giorni fa. il bambino è entrato nel teatro di posa mentre si stava girando una scena difficile. Era la decima volta che il regista, insoddisfatto, la faceva ripetere e questa volta, finalmente, sembrava che tutto andasse per il meglio. Ma appena ha visto la mamma, Stefano le è corso incontro con i fiori e ha rovinato tutto. Julio Coll era incerto: se mettersi ad urlare o scoppiare a ridere. Poi ha scelto la seconda soluzione.

Julio Coll è uno dei registi spagnoli più promettenti del gruppo che fa capo a Bardem. Essi hanno tratto ispirazione dal neorealismo italiano per affrontare temi tipici della società del loro Paese. Tipicamente spagnola è anche la storia di Un bicchiere di whisky. Il tema che vi si affronta è quello dei delitti che la legge non può punire. Un uomo fa innamorare di sè una ragazza; ne approfitta per sfruttarla, e poi l'abbandona, rovinata fisicamente e moralmente; la donna, disperata, si uccide. Quest’uomo, secondo la legge non è punibile: ma non ha forse commesso un'orribile delitto? Questa la tesi, forte e drammatica, del film di Coll.

1958 12 09 Tempo Rossana Podesta f2ROSSANA PODESTÀ ha girato quattro film nel 1958. Sebbene non abbia mai raggiunto le quotazioni altissime di alcune "maggiorate” del dopoguerra, la Podestà ha sempre mantenuto un eccellente e costante livello internazionale. Da alcuni anni è finanziariamente interessata ai suoi film

1958 12 09 Tempo Rossana Podesta f3IL VERO NOME dell’attrice è Carla: è nata a Tripoli nel 1934, ha cominciato a recitare nel 1951. Nel suo ultimo film, interpretato in Spagna, finisce alcoolizzata per dispiaceri amorosi. 

E’ anche il primo film drammatico di Rossana Podestà: la attrice ne è entusiasta. Da anni aspettava un’occasione del genere. Il 1958 l’ha passato a dir di no ai produttori italiani, i quali le hanno proposto tutti i film in costume girati dalla primavera in poi. Poteva essere la protagonista di quattordici film, biblici o mitologici. Ne ha accettato uno solo: Lo spada e la croce. Perchè ci lavorava Yvonne De Carlo, e perchè allo stesso produttore aveva già detto di no per un altro film. Ma ha lavorato ugualmente tutto l'anno, anzi è stato l’anno in cui ha lavorato di più, quasi sempre all’estero.

Un po’ di riposo, forse, se lo prenderà adesso — fra dicembre e gennaio — che cinematograficamente sono mesi morti. E gli unici giorni di svago sono stati quelli che, fra un film e l’altro, ha passato nella necropoli etnisca di Vulsci. Nuove interessanti scoperte sono state fatte in questa zona del Lazio; e Rossana, che è appassionata di archeologia, è corsa subito sul posto. I professori delle Antichità e belle arti ormai conoscono la sua passione; sono diventati amici suoi, e quando c’è qualche novità l’avvertono. Accanto agli operai e alle canute barbe degli archeologi, la giovane attrice è scesa, fra i primi nell’intatto mistero delle nuove tombe venute alla luce.

1958 12 09 Tempo Rossana Podesta f4Le immagini di queste pagine sono state scattate a Roma, dove l'attrice è appena tornata dalla Spagna col marito

Quello di Rossana non è un semplice hobby: è una vera passione che coltiva da anni. L’attrice possiede una collezione di vasi etruschi tanto preziosa che le autorità l’hanno vincolata. Così suo marito non poteva proporle davvero una storia più congeniale di quella su cui sarà basato il suo prossimo film. Marco Vicario si appresta infatti a portare sullo schermo la vita di Schliemann, lo scopritore di Troia.

1958 12 09 Tempo Rossana Podesta f5QUESTO ATTEGGIAMENTO DI "VAMP” è frequente nei film di Rossana Podestà, non lo è minimamente nella sua vita privata. Sposata da sei anni, con un bel bambino di cinque, l’attrice è una delle più sagge e riservate del cinema italiano. Fra i film che ha interpretato quest’anno vi è ”La spada e la croce”: ha accettato la parte soltanto perchè amica personale della protagonista Yvonne De Carlo. Sarebbe sua intenzione, infatti, non fare più alcun film in costume.

Il film sarà girato in cinque diversi Paesi e realizzato in co-produzione con la Spagna, la Germania e gli Stati Uniti. Pubblicata qiaattro anni fa in Germania, l’avventurosa vita del più grande archeologo del mondo è già un best-seller nel campo dell’ editoria; è facile prevedere che presto lo sarà anche in quello cinematografico. Rossana Podestà interpreterà nel film la parte della moglie di Schliemann. Sarà l’affascinante greca che lo accompagnò nella straordinaria avventura durata sei anni.

A. D., «Tempo», anno XX, n.50, 9 dicembre 1958 - Fotografie di Chiara Samugheo


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A. D., «Tempo», anno XX, n.50, 9 dicembre 1958 - Fotografie di Chiara Samugheo