Vivere in due: Silvana Mangano e Dino De Laurentiis

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Silvana Mangano divenne famosa prima ancora che il pubblico la vedesse nel suo primo film, Riso amaro. Una sua fotografia, con la maglietta attillata, i calzoncini corti e le lunghe calze nere aveva conquistato i futuri spettatori che la definirono « atomica », forse in polemica con gli americani che avevano la loro bomba in Rita Hayworth. Silvana Mangano è nata a Roma il 21 aprile 1930, ha seguito per sette anni l'accademia di danza di Jia Ruskaya, il Centro Sperimentale di cinematografia, ma la sua carriera inizia con reiezione a « Miss Roma » e con una particina nel film Elisir d’amore. Prima del successo di Riso amaro dovette però posare seduta a cavalcioni sulla V di « Votate », nelle elezioni del 1948. L’anno dopo sposò il produttore Dino De Laurentis e, a malincuore, continuò la sua professione d’attrice interpretando, saltuariamente, film di grande successo. Dino De Laurentis, nato a Torre Annunziata l'8 agosto 1919, è partito alla conquista del cinema come allievo attore del Centro Sperimentale. Si dedicò poi alla produzione con il film L’amore canta, con Malombra, Il bandito, Molti sogni per le strade, Riso amaro. Nel 1950 costituì la « Ponti-De Laurentis » e divenne uno dei più solidi produttori italiani, fra i primi a comprendere i vantaggi della co-produzione. Recentemente i migliori film italiani, da La strada a L’oro di Napoli, a Guerra e Pace sono stati prodotti dalla sua Casa. I coniugi De Laurentis hanno tre figli, una villa a Roma e una villa sulla Costa Azzurra.

1957 Epoca Silvana Mangano Dino De Laurentiis f1Che ne pensa lei

Qual è, secondo lei, la situazione che mette maggiormente in ridicolo un uomo agli occhi della moglie?
Quella in cui lui decanta le proprie qualità amatorie.

Quali sono i tre pregi fondamentali di suo marito?
Essere un buon padre, essere un buon babbo, essere un buon papà.

Chi Tiene i conti di casa?
Il cameriere.

Chi decide dove andare in villeggiatura?
I nostri figli.

Che valore ha nel suo lavoro il parere di suo marito?
Ha un valore fondamentale, perché mio marito riesce a farmi fare quello che vuole lui lasciandomi credere che sia io a decidere.

Si sarebbe sentita una donna infelice se non avesse avuto figli, e perché?
Sì, perché i figli sono la mia vita.

Se una delle sue figlie decidesse un giorno di iniziare una carriera di attrice, lei la ostacolerebbe?
Cercherei di convincerla ad abbandonare l’idea, ma non mi opporrei se insistesse nella sua decisione. Ho sempre pensato che non bisogna forzare i propri figli nei loro progetti e nei loro sogni.

Se domani sorprendesse una sua figlia ormai quindicenne a leggere un libro inadatto per la sua età, quale sarebbe la sua reazione? Glielo proibirebbe o semplicemente ignorerebbe la scoperta, convinta che certe verità si debbano imparare il più presto possibile?
L’educazione che mi sforzo, di darle oggi, dovrebbe dare i suoi frutti quando mia figlia avrà quindici anni. È bene che i figli imparino a giudicare da soli, liberi, forti soltanto della propria coscienza e volontà, pur considerando i consigli dei genitori.

Trova con suo marito motivi di divergenza sull’educazione da dare ai figli?
Una sola volta c’è stata una discussione sulla opportunità o meno di seguire il metodo Montessori che Dino sosteneva.

Ed ora che scuole frequentano i suoi figli?
Quella pubblica.

Se trovasse il fazzoletto di suo marito sporco di rossetto, quale sarebbe il suo primo impulso?
Licenziare la lavandaia.

Quando è in casa e sa che non deve ricevere nessuno, evita di truccarsi, gira deshabillée o comunque si trascura un po’?
Evito di truccarmi anche quando qualcuno è in casa, ma non giro deshabillée.

Chi sceglie le cravatte di suo marito?
Io.

Chi esce la sera da solo?
Nessuno dei due.

Se è necessario alzarsi la notte, chi lo fa?
Mio marito.

Ha mai pensato, guardando una vecchia foto: «Come eravamo buffi quando ci siamo sposati o durante la luna di miele»? Dopo quanti anni di matrimonio lo ha pensato la prima volta?
Un’ora dopo le nozze.

Se non avesse sposato un italiano, di quale altra nazionalità avrebbe voluto fosse suo marito?
Napoletano.

Si sente a disagio se durante una festa suo marito fa una corte educata ma decisa ad una donna molto bella?
No, mi sentirei a disagio se la donna fosse molto brutta.

Venendo a sapere che suo marito è perdutamente innamorato di un’altra donna, vedrebbe come estremo tentativo di salvare la sua pace familiare un incontro con la sua antagonista per uno scambio di idee?
No.

Quando ha avuto la misura esatta della gelosia di suo marito?
Perché, è anche geloso?

Il giorno che lei si innamorasse perdutamente di un altr’uomo, come cercherebbe di informarne suo marito?
Brutalmente.

Se suo marito le porta a pranzo, senza avvertirla, un suo amico che lei non conosce, quale sarà il suo primo impulso?
Quello di farmelo presentare.

Dà mai a suo marito consigli sulla scelta delle attrici per i suoi film?
Lo consiglio sempre di non prendere Silvana Mangano.

1957 Epoca Silvana Mangano Dino De Laurentiis f2Che ne pensa lui

Qual è il difetto fondamentale di sua moglie?
Di credersi sempre colpevole di tutto.

Crede di aver contribuito al successo di sua moglie?
Non mi è possibile contribuire al successo di mia moglie perché non vuole.

Se avesse sposato un'attrice che non avesse voluto avere figli, sarebbe stato ugualmente soddisfatto della sua vita?
No.

Cosa ha detto a sua moglie quando le ha chiesto di sposarla?
Che avremmo potuto avere dei figli straordinari.

Crede di possedere la formula della felicità coniugale?
Non esiste.

Quando ha una novità che riguarda il suo lavoro, è sua moglie prima a conoscerla?
Sì, tranne che per i film che deve interpretare lei.

Dedica in genere molto tempo a cercare un regalo per sua moglie? Perché?
Sì, per farle una cosa davvero inaspettata.

Ha mai considerato sua moglie come un capitale?
No.

Diventa di malumore quando legge una critica sfavorevole nei riguardi di sua moglie?
No, le critiche sono ormai sempre sfavorevoli al cinema italiano e dovrei essere sempre di malumore.

Permette a sua moglie di aprire lettere indirizzate a lei?
Io lo permetterei, ma è Silvana che assolutamente non vuole saperne.

Chi dei due sceglie come passare la serata?
Mia moglie dice che sono io, io dico che è mia moglie (ma forse ha ragione mia moglie).

In genere, a quanti film, a quanti spettacoli teatrali, a quanti concerti si reca ogni mese con sua moglie?
Possibilmente a tutti.

Se è necessario alzarsi la notte, chi lo fa?
Mia moglie.

Se non avesse sposato un'attrice, crede che sarebbe stato felice con una donna completamente diversa, e perché?
No, perché amo mia moglie proprio per le sue qualità compieta-mente diverse da quelle di tutte quante le altre donne.

Pensa che un marito possa aver diritto a qualche «scappatella» extra-coniugale senza per questo incrinare l'equilibrio della propria felicità familiare?
Da quando le donne rivendicano gli stessi diritti degli uomini, i mariti sono costretti ad essere fedeli.

Se ad una festa, cui interviene sua moglie, ricompare improvvisamente un uomo di cui sua moglie é stata innamorata prima di sposare lei, quale sarà il suo atteggiamento?
Lo ignorerei.

Immagini di poter sapere che tra qualche anno lei abbandonerà sua moglie per un'altra donna. Stabilito che questa cosa «debba succedere» nella sua vita, ma che lei abbia possibilità di scelta, su quale delle sue contemporanee metterebbe un'opzione?
Il giorno che mi dovesse capitare, le comunicherò i dati della prescelta.

Ha mai cercato di influenzare il voto elettorale di sua moglie?
No.

È noto che sua moglie si veste, si pettina e si trucca in un modo molto personale. Ha mai trovato nulla a ridire?
No.

Se un giorno scoprisse che sua moglie, prima di diventare famosa, si è fatta fotografare nuda per un calendario come Marilyn Monroe, quale sarebbe la sua reazione?
Se fosse avvenuto, mia moglie me lo avrebbe già detto.

Ha mai temuto di rivelare nel sonno nomi femminili con frasi appassionate? Se è accaduto, come ha cercato di scusarsi con la consorte?
Magari accadesse, ma purtroppo nei sonno non faccio che nominare cifre e titoli di film.

Giorgio Salvioni, «Epoca», anno VIII, n.327, 6 gennaio 1957


Epoca
Giorgio Salvioni, «Epoca», anno VIII, n.327, 6 gennaio 1957