Alle nozze di Abbe Lane ingresso vietato a Cugat

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La regina del cha-cha-cha si è fatta liquidare ottocento milioni da Xavier prima di sposarsi di nuovo con l'agente teatrale Perry Leff. Il direttore d’orchestra argentino adesso è deciso a vendicarsi: farà della sua ultima fiamma, una diciottenne che assomiglia alla Lane come una goccia d’acqua, una diva più famosa della ex moglie

New York, gennaio

Gardenie, rose e garofani bianchi ornavano la «Terrace room» del Plaza, l’albergo più europeo di New York. C’erano presenti solo pochi intimi della coppia, parenti stretti, amici. Ma esisteva un ordine di non far entrare Xavier Cugat, se per caso si fosse presentato all’ingresso per assistere, come indesiderato ospite, al matrimonio della sua c sefiora». Cugat ha finanziato contro voglia, con circa ottocento milioni di lire italiane, il nuovo matrimonio di Abbe Lane.

Anche in occasione delle sue nozze con l’avvocato Perry B. Leff, vice presidente della Creative management associates con sede centrale a Los Angeles, Abbe non ha rinunciato alle caratteristiche provocanti che la distinguono. Indossava un abito da sposa sui generis. Del resto, l'Intera cerimonia era tale. Abbe per poter sposare l’ebreo Leff, aveva dovuto In fretta e furia cambiare religione ed ora il rabbino di New York, Charles Davidson, poteva rivolgerle il suo sermone in ebraico, con tono enfatico, lieto di aver conquistato una pastorella di più, sia pure per amore, al popolo di Jehova. Più tardi nel salone dell'albergo circa duecento invitati, fra i quali figuravano i maggiori nomi del cinema hollywoodiano e del mondo teatrale di Broadway, hanno partecipato al rinfresco che ha chiuso in un'atmosfera di gaia mondanità la festa nuziale. La torta, che Abbe ha inciso con ferma abilità, forse memore di una precedente esperienza, torreggiava sul tavolo d’onore per l'altezza di quattro piani canditi.

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Perry Leff ha trentotto anni, sei di più di quelli che le biografie compiacenti attribuiscono ad Abbe; fino a poco tempo fa era sposato, proprio come la sua nuova moglie, ma ha ottenuto un rapido divorzio nel Messico. Il suo primo matrimonio, proprio come quello di Abbe con Xavier Cugat, è durato dodici anni. L’incontro fra i due è avvenuto a Los Angeles, mentre Abbe stava facendo le pratiche per il divorzio. La cantante, che il pubblico italiano ha avuto l’occasione di ammirare in una serie di show televisivi fra i quali, ultimo in ordine di tempo, «Il giocondo» con Raimondo Vianello, stava filmando uno spettacolo televisivo negli studi di Los Angeles. In quell'occasione, amici comuni le presentarono Perry. Le gazzette parlarono di amore a prima vista.

Abbe ha fatto naturalmente la tradizionale dichiarazione sul suo desiderio di avere tanti, tanti bambini. Il viaggio di nozze porterà la coppia in Europa, soprattutto a Londra, dove Abbe ha impegni televisivi che non vuole perdere. Ci sarà la sosta di una settimana anche a Milano: Abbe vi ritorna per completare certi caroselli che, in tempi non molto lontani,, realizzò accanto a Cugat. Ora le cose sono mutate, Cugat, dicono, è molto preso per la giovane cantante spagnola Charo Baeza, la quale ha sostituito nel suo cuore la fedifraga Abbe. Le sessanta e passa primavere del «re del cha-cha-cha» sono fiorite miracolosamente d’amore e il maestro, senza più pensare al denaro che i tribunali americani gli hanno fatto sborsare come benservito alla moglie divorziata, ha ripreso a spendere con generosità, regalando alla biondissima Charo un anello di fidanzamento del valore di ventitré milioni. Charo ha diciotto anni, assomiglia molto ad Abbe e canta male quanto colei che l'ha preceduta; in compenso ha un debole per i vestiti fasciatissimi e le scollature vertiginose. E anche in questo rassomiglia alla ex moglie del maestro.

Dopo la clamorosa scenata che li divise, Abbe e Xavier non hanno avuto occasione di rivedersi che in tribunale. Di recente si sono incontrati fuggevolmente da un avvocato, questa volta per compiere un'azione comune contro un albergo romano. La richiesta è stata di trecentocinquanta milioni; la causa si riferisce all’ultimo soggiorno della coppia à Roma. In quei giorni, una trave caduta dal soffitto della stanza da letto di Abbe ferì la cantante alla testa, costringendola a un periodo di riposo. Per la prima volta d’accordo dopo mesi di litigi, Xavier e Abbe affermarono che quell'incidente impedì alla Lane di interpretare cinque film.

Molti, se si tiene conto che, da allora, in un anno, Abbe ha interpretato solamente la serie televisiva «L’avvocato Burcke», dodici filmetti di mezz’ora accanto a Gene Barry. Comunque, se l’albergo pagherà, il denaro verrà equamente diviso per due.

Prima, ogni volta che Abbe e Cugat si incontravano, si accendeva il rosso fuoco della lite e non sono mancati gli episodi divertenti, come quello avvenuto nella casa della cin-quantasettesima strada, di dove Abbe sloggiò Xavier con l’aiuto di due agenti e dopo una sequela di insulti che fece impallidire buona parte degli abitanti del vecchio rispettabile edificio newyorkese.

Allora si disse che, fra i due, Abbe era la più gelosa, soprattutto per certe attenzioni che il marito accordava alla cantante negra Dorothy Dandridge Oggi sappiamo che Do-rothy è stata soltanto un sogno passeggero nell’animo romantico di Xavier. Il re «del cha-cha-cha» ha sempre avuto un accentuato debole, oltre che per i cagnolini chihuahua e per le pipe decorative, anche per le belle donne. Abbe Lane conosceva bene questa professione, in quanto lei stessa era entrata nella vita del maestro in modo poco ortodosso. E non aveva certo dimenticato la notte in cui la «sefiora» che l’aveva preceduta era stata così indiscreta da sorprenderla in intimità col vivace Xavier, né la scenata che ne era risultata, conclusasi a breve termine col divorzio di Cugat e con la sua affermazione coniugale e artistica.

Cugat sceglieva i vestiti di Abbe

Il matrimonio di Abbe con Xavier fu, fin dall’inizio, un contratto commerciale ben definito. Il maestro, le cui fortune erano in fase declinante, rinvigoriva la sua fama e riusciva a carpire nuovi contratti, proprio per quella moglie giovane, esuberante e conturbante. Abbe, ballerinetta di New York, che aveva cercato invano di catturare per i capelli la fortuna cinematografica, riuscendo sola ad artigliare qua e là qualche parti-cina di meticcia nei western, comprese che quel tuffo nella musica leggera, sotto le ali protettrici di un grosso nome (a Cugat, dopotutto, erano legati alcuni coloratissimi musicate della Metro, come ■ Bellezze al bagno» ) era l’occasione tanto attesa per fare una carriera altrimenti proibita. Stipulando il patto, più o meno, i due vi tennero fede per oltre un decennio. Cugat scherzava, ma parsimoniosamente, sulla sua età matura e sui corteggiatori della moglie, ma solo in pubblico; in privato era un marito intransigente e un oculato amministratore del patrimonio coniugale. Si dice che fosse lui a scegliere gli abiti rivelatori che Abbe sfoggiava con noncuranza in scena. Ma si dice anche che fosse lui a porre precisi limiti alle mosse della «sefiora». Abbe era giovane, ambiziosa, affamata di successo. Resistette finché potè.

Le liti, tuttavia, cominciarono molto prima che la stampa si impadronisse dell’argomento. Chi ha visto Xavier e Abbe alla TV italiana ed ha seguito le prove del «Giocondo» e dei precedenti spettacoli ricorda gli improvvisi scoppi di collera, le scenate, le contumelie che, apparentemente per futili motivi, esplodevano improvvisamente fra i due.

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Quando Abbe si decise a fare il passo che l’avrebbe portata fuori dalla vita di Cugat, il maestro per qualche tempo si vergognò d’essere stato abbandonato e disse che la «sefiora» era esaurita, che si concedeva un riposo in Florida prima di tornare al canto e alla danza. Ma la bugia resse pochissimo, il tempo di concedere ad Abbe una prima drammatica sfuriata.

Ora il cha-cha-cha non ha più regina, almeno fin quando Xavier porterà all’altare Charo Baeza. Ma lo farà? Le donne, in fondo, hanno sempre procurato guai al maestro. Quando, nel 1949, egli si invaghì di una ballerina che si chiamava Abigail Glossman Marshall, in arte Lane, non poteva immaginare che avrebbe dovuto sposarla soprattutto perché una moglie gelosa l’avrebbe sorpreso insieme a lei in privatissimo colloquio. Ora quella ballerina è diventata la moglie di uno dei più facoltosi e potenti agenti teatrali d’America, ma prima del matrimonio si è fatta saggiamente liquidare da Xavier gli alimenti.

Mariano Dal Col, «La Settimana Incom Illustrata», 10 gennaio 1965


La Settimana Incom Illustrata
Mariano Dal Col, «La Settimana Incom Illustrata», 10 gennaio 1965