Sandra Milo e Federico Fellini festeggiano il Nastro fotografandosi a vicenda

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Parentesi di sole in una giornata di pioggia: Federico Fellini e Sandra Milo si festeggiano a vicenda per la clamorosa affermazione del film «Otto e mezzo», premiato con sette nastri d’argento dall’Associazione giornalisti cinematografici. L'ultima fatica di Fellini ha battuto così il record detenuto fino ad oggi da «Ladri di biciclette». La scenetta che pubblichiamo si svolge nel giardino di Villa Fellini a Fregene. Giulietta Masina, la padrona di casa, non si vede perché è in cucina a preparare i tortellini.

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La cerimonia per l'assegnazione dei nastri d’argento si è svolta in un cinema romano ed è servita ai giornalii e agli uomini del cinema per sottolineare il momento «durcincerto, caotico» che la nostra industria di celluloide sta attamente attraversando. E' servita anche al ministro dello spettacolo, onorevole Achille Corona, per far presente il punteli vista del governo. Corona si è limitato a riconoscere che effettivamente la crisi c’è e che il governo sta studiando mezzi per risolverla.

Comunque, la manifestazione ha avuto il merito dimostrare che, malgrado la crisi, il nostro cinema ha dato nel '63 buoni frutti e la misura esatta della sua vitalità.

Ecco i premi assegnati ad «Otto e mezzo»: per la migliore regìa, per la migliore sceneggiatura, per il miglior soggetto, per la migliore fotografia in bianco e nero, per la migliore produzione, per la migliore attrice non protagonista (Sandra Milo), e per il migliore commento musicale. Gli altri (pochi) nastri sono andati: a Silvana Mangano, per «Il processo di Verona», a Folco Lulli, per «I compagni», a Tognazzi per «Ape regina» al «Gattopardo» per la migliore fotografia a colori e per il miglior costumista, a «Lawrence d’Arabia» per il migliore film straniero.

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Tutti presenti, i premiati, tranne Silvana Mangano che si è fatta rappresentare dal regista Lizzani, perché — come ha detto il presentatore Lello Bersani — è «schiva». Tognazzi, molto meno «schivo» ha parlato di se stesso per un buon quarto d’ora. Sandra Milo, ha parlato molto meno e Folco Lulli non ha parlato per niente. In compenso, Lello Bersani ha parlato per tutti.

Angelo Frontoni, «Le Ore», anno XII, n.15, 16 aprile 1964


Le Ore
Angelo Frontoni, «Le Ore», anno XII, n.15, 16 aprile 1964